Liquirizia ed ulcera
La Glycirrhiza glabra, la comune liquirizia, negli ultimi anni è stata presa in considerazione per le sue proprietà antiulcera, confermate anche da studi sperimentali. La pianta è da sempre utilizzata per le sue proprietà espettoranti, emollienti e blandamente diuretiche. Della liquirizia si utilizzano le radici e i rametti delle gemme che risultano ricchi di principi attivi: saponine a base triterpenica (glicirizzina, 24-idrossi-glicirizzina), flavonoidi, isoflavoni ecc.
La sua attività antiulcera sembra sia dovuta all’intero fitocomplesso, sebbene il meccanismo d’azione preciso non sia ancora noto in modo certo. Diciamo che tutte queste sostanze agiscono in modo sinergico. Inoltre gli stessi flavonoidi hanno un alto potere antiinfiammatorio e spasmolitico.
La liquirizia è molto indicata anche per le infiammazioni della mucosa gastrica derivanti dall’uso di acido acetilsalicilico (Aspirina). Inoltre favorisce la produzione di muco protettivo (aumenta i livelli di prostaglandine nello stomaco) e l’afflusso del sangue riducendo il dolore e le contrazioni. Le ulcere di origine peptica sono quelle meglio trattabili con la liquirizia.
Non sono tuttavia da sottovalutare alcuni effetti collaterali che potrebbero presentarsi dopo un uso prolungato, quali ipertensione ed edemi, ipopotassiemia, ritenzione idrica; in effetti il consumo di liquirizia è sconsigliato nelle persone ipertese e con problemi degli equilibri salini riguardanti potassio e sodio, in caso di epatite cronica o insufficienza renale.
Ricordate di sciogliere un chicco di liquirizia poco prima dei pasti o subito dopo e ne gioverete tanto! E Basta dolori!
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